Il sacerdote della diocesi di Roma era da tre anni in missione nel Paese africano. Gioisce la parrocchia di San Bartolomeo

"Nella notte l'unità di crisi della Farnesina mi ha comunicato la liberazione di don Maurizio Pallù, sacerdote rapito in Nigeria. Sta bene". Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, ospite di Circo Massimo su Radio Capital. Il sacerdote romano della diocesi di Roma era da tre anni in missione nel Paese africano. 

"Sto bene, sono contentissimo. Stiamo tornando ad Abuja", ha detto lo stesso sacerdote su Radio Vaticana. "Il 12 ottobre – ha raccontato – siamo stati prelevati sulla strada, sono venuti fuori sparando e poi ci hanno portato nella foresta. Eravamo tre, era un banda di rapitori, abbiamo camminato abbastanza verso un luogo solitario e poi siamo stati lì, loro avevano poco da mangiare, ci davano quello che avevano, siamo andati avanti, abbiamo bevuto l'acqua del torrente, un'acqua marroncina comunque siamo in vita. In tre siamo stati presi come ostaggi, un fratello nigeriano, una studentessa nigeriana, e io. Ci hanno rilasciati intorno alle 10 di sera". Pallù spiega che è la seconda volta che subisce un rapimento in un anno "questa è stata più difficile della prima volta, ma ho visto i miracoli che il Signore ha fatto".

"Don Maurizio libero!! Benediciamo il Signore. Grazie per le preghiere". Con queste parole, pubblicate sul proprio profilo Facebook, la parrocchia di San Bartolomeo in Tuto a Scandicci (Firenze) ha accolto la notizia della liberazione di don Pallù, che aveva iniziato il suo percorso nel Cammino neocatecumenale proprio nella parrocchia di Scandicci, dove torna spesso per incontrare i parrocchiani. 

Anche Dario Nardella ha voluto commentare la notizia. "La liberazione di Don Maurizio Pallù – ha detto il sindaco di Firenze – è una bellissima notizia, è una fortuna che la vicenda si sia risolta rapidamente. Non lo conosco direttamente, ma tutti coloro che lo conoscono e con cui ho parlato mi hanno raccontato che è una persona straordinaria. Speriamo di poterlo riabbracciare presto a Firenze"

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