Gerusalemme, 23 dic. (LaPresse/Xinhua) – Venticinque palestinesi sono stati arrestati dalle autorità israeliane perchè sospettati di formare una cellula terrorista con l’obiettivo di effettuare attacchi kamikaze contro Israele. Lo ha rivelato lo Shin Bet, l’agenzia di sicurezza israeliana. La cellula includeva palestinesi provenienti da Cisgiordania, Gerusalemme est e un beduino arabo del villaggio di Hura, nel sud di Israele, tutti guidati e finanziati da militanti di Hamas nella Striscia di Gaza.

Lo Shin Bet ha fatto sapere di aver catturato i sospetti e di aver scoperto un laboratorio di esplosivi nella città palestinese di Abu Dis, a est di Gerusalemme, in un’operazione congiunta con l’esercito e la polizia israeliana. I sospetti, secondo l’intelligence, stavano cercando di formare una ‘infrastruttura militare’ per orchestrare attacchi contro Israele.

“La cellula è la dimostrazione del maggiore sforzo, sfruttando l’escalation di violenza in Cisgiordania, per promuovere bombardamenti e attentati contro obiettivi in Israele e in Cisgiordania”, ha spiegato lo Shin Bet, aggiungendo che è l’ala militare di Hamas che si occupa di questi sforzi per compiere nuovi attacchi. Questo, ha sostenuto lo Shin Bet, “potrebbe portare a molte vittime e causare una significativa escalation di violenza”.

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