Il capo dello Stato all'inaugurazione dell'anno accademico del Politecnico e all'Arsenale dell'armonia, alle Ogr e alla Piccola Casa della Divina Provvidenza del Cottolengo

Mentre a Roma, all'indomani del voto in Sicilia, infuriano le polemiche sulla data delle prossime elezioni che tirano in ballo anche il Quirinale, il presidente della Repubblica dedica una giornata all'Italia che funziona nel capoluogo piemontese.

Si comincia con l'inaugurazione dell'anno accademico del Politecnico, uno dei più rinomati centri universitari italiani, quasi 35mila iscritti, di cui il 15% dall'estero, da ben 114 Stati. "Un'avanguardia del nostro Paese", rimarca Mattarella, per la quale l'Italia deve avere "riconoscenza per il ruolo e l'attività che svolge". "In una stagione di intensi, veloci e profondi mutamenti, l'università è chiamata a tenere il passo di questi cambiamenti", è il monito del capo dello Stato, che sottolinea l'interdisciplinarità come dimensione che "rende prezioso il ruolo dei nostri atenei".

Domenico Scarcello, rappresentante degli studenti, lancia un appello al presidente e alla politica perchè venga approvato lo Ius soli e si riconosca in particolare lo Ius culturae per chi è da anni in Italia per studiare. Mattarella, rispettoso del suo ruolo super partes, non entra nel dibattito, ma non manca di ricordare l'importanza della presenza di studenti provenienti dagli altri Paesi e di quelli italiani che hanno esperienze all'estero.

La giornata torinese del presidente della Repubblica – accolto nelle varie tappe dai principali esponenti delle istituzioni del territorio, dal presidente della Regione, Sergio Chiamparino, e del Consiglio regionale, Mauro Laus, alla sindaca Chiara Appendino – passa attraverso la visita alle Ogr, le Officine grandi riparazioni, ex spazio industriale riqualificato dalla Fondazione Crt e trasformato in hub dell'arte, della ricerca e dell'innovazione. E poi il sociale di matrice cattolica, un mondo vicino alla sensibilità del presidente, in cui Torino vanta alcune importanti realtà. Come la Piccola Casa della Divina Provvidenza del Cottolengo, dove Mattarella è atteso nuovamente a inizio del 2018.

A Pecetto torinese il capo dello Stato inaugura accanto al fondatore, Ernesto Olivero, l'Arsenale dell'armonia, nuova struttura del Sermig per giovani malati e disabili e le loro famiglie. "Noi le vogliamo bene, presidente", gli dice pubblicamente Olivero, "le idee e i sogni sono più veloci della realtà", è il messaggio di speranza con cui risponde Mattarella, che partecipa anche alla piantumazione di un cedro del Libano. Un segno di pace, ma anche una pianta che nella Bibbia, ha ricordato il capo dello Stato, è "il simbolo del giusto" e "richiama tutti quanti alla responsabilità vicendevole, alla saggezza, all'apertura, alla disponibilità". Il messaggio non era espressamente diretto ai palazzi romani, ma Torino non è poi così lontana.

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