Firenze, 12 nov. (LaPresse) – L’ondata di maltempo che ha colpito l’Italia si sta spostando verso sud. Dopo essere passata sulla Liguria, si è spostata sulla Toscana, e domani è attesa una piena del Tevere a Roma. E’ il grossetano la zona più colpita. Case evacuate, persone soccorse sui tetti delle abitazioni, scuole chiuse oggi e domani in diversi comuni. Una donna di 73 anni di Orbetello è stata investita da un’onda d’acqua mentre era in auto. E’ stata intubata e portata a Grosseto in gravi condizioni. Tra le persone evacuate a Orbetello anche una partoriente, che è stata portata a Grosseto con l’elicottero dei vigili del fuoco. La donna è arrivata in ottime condizioni al nosocomio provinciale. I vigili del fuoco hanno salvato un uomo che, con la propria vettura, era in pericolo nella laguna di Orbetello. Proseguono nella zona gli interventi di soccorso della Protezione civile per salvare le persone in difficoltà. Numerose le persone che si erano rifugiate sui tetti delle case e che sono state portate via con mezzi aerei.

A Orbetello è stato allestito un punto di raccolta al palazzetto dello sport, con la presenza di 4 medici della Croce rossa e un’infermiera, dotato di due ambulanze; un distaccamento di emergenza è in località La Parrina. Entrambi i presidi sono destinati ai soccorsi per i casi meno gravi, i codici verdi. Per ora, fanno sapere i sanitari, sono stati trattati soprattutto casi di lieve ipotermia. La Protezione civile toscana intanto ha rinnovato l’allerta meteo con un nuovo avviso di criticità elevata per “piogge e temporali forti” dalle 14 di oggi alla mezzanotte di mercoledì, valido per tutto il territorio regionale ad esclusione della Versilia e dei bacini del Serchio e del Bassoserchio, dove viene dichiarato uno stato di criticità moderata.

Le condizioni critiche del meteo hanno provocato problemi anche sulle reti viarie. A seguito di allagamenti conseguenti alle forti piogge in corso dalla prima mattinata e, delle esondazioni dei torrenti della zona, sull’autostrada A1 Milano-Napoli dalle ore 14.20 circa è stato chiuso il tratto tra Valdichiana e Fabro in direzione sud, al confine tra la Toscana e l’Umbria. Per circa 30 minuti è rimasto chiuso anche il tratto in direzione nord tra Fabro e Chiusi, che alle 15 è stato riaperto. Sul tratto oltre al personale della direzione secondo tronco di Milano sono intervenute le pattuglie della Polizia Stradale; nel tratto chiuso il transito dei veicoli avviene attraverso safety car.

Anche l’Aurelia è provvisoriamente chiusa in entrambi i sensi di marcia a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo. Il traffico veicolare che viaggia in direzione Nord (Grosseto) è deviato al km 107,500 sulla ex SS312 Castrense per poi proseguire sulla SP74 o sulla SR2 Cassia, mentre per il traffico in direzione Sud (Roma) la deviazione è al km 111,100, dove è possibile effettuare l’inversione di marcia e dirigersi sulla viabilità adiacente. Inoltre sulla strada statale 1 bis, a causa del rischio allagamento provocato dal torrente adiacente la sede stradale, al momento il personale dell’Anas ha istituito un restringimento di carreggiata al km 16,900 tra Monte Romano e Cinelli, sempre in provincia di Viterbo.

Con la nuova emergenza torna d’attualità il tema della sicurezza del territorio: “È urgente intervenire – sottolinea Sergio Gentili, coordinatore del Forum Ambiente del Pd – con risolutezza per dotare il nostro Paese di una politica organica di difesa del suolo e di riorganizzazione idraulico delle città e delle campagne. E per un paese in recessione come l’Italia ciò rappresenta anche un volano di lavoro immediato. La ricostruzione dell’Italia – aggiunge – passa anche attraverso il rovesciamento delle politiche delle destre che hanno sottovalutato i cambiamenti climatici, favorito politiche irresponsabili di consumo del suolo, abusivismo e condoni”.

Il problema, come sempre, è quello dei fondi. “Abbiamo bisogno – spiega il ministro dell’Ambiente Corrado Clini – che l’Unione europea ci svincoli dal patto di stabilità le risorse per la sicurezza del territorio”. Il governo conta di fare leva, ha spiegato il ministro, su “un criterio semplice: gli investimenti per la prevenzione sono strumenti utili per la crescita perché generano occupazione e reddito e consentono di combattere anche il debito. Credo sia opportuno – ha aggiunto – che l’Ue dia rapidamente all’Italia la possibilità di svincolare dal patto le risorse già disponibili che possono essere usate per la prevenzione”.

Proprio dall’Ue oggi è arrivata una presa di posizione importante sui fondi per i terremotati dell’Emilia. Gli Stati del Nord Europa che hanno imposto lo stop ai fondi “devono vergognarsi”, ha detto Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo. Secondo Schulz alcuni Paesi dell’Ue hanno preso gli aiuti “in ostaggio” per ottenere un accordo più favorevole dalle negoziazioni sul bilancio. E se lo sblocco dei fondi per i terremotati dell’Emilia è messo in forse dallo stop dei Paesi del Nord Europa, sono però intanto arrivati alla Basilicata i fondi per l’alluvione del marzo 2011: sette milioni di euro per finanziare interventi urgenti di protezione civile. Risorse, fa sapere la Regione, che saranno impiegate per le operazioni di messa in sicurezza degli argini dei fiumi Bradano, Basento, Sinni e Ofanto, danneggiati dagli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio lucano dal 18 febbraio al 1 marzo 2011. Per queste opere, i fondi a disposizione sono 14,5 milioni di euro, di cui 7 assegnati dal Governo nazionale e adesso materialmente trasferiti alla Regione.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata