"La mia scelta di lasciare i Cinque Stelle viene da lontano perché molte cose si sono accumulate nel corso del tempo"

"E' stata una decisione che mi ha provocato una grande sofferenza. Ho pianto, non mi vergogno a dirlo. Adesso sono sereno anche se so che riceverò molti insulti". Lo afferma, in una intervista al Corriere della Sera, l'europarlamentare Marco Affronte che ha annunciato il suo ingresso nel gruppo dei Verdi: "Parlando con il capogruppo dei Verdi al Parlamento europeo, Philippe Lambert, gli ho detto che in pratica il partito in Italia non c'è più", "nessuno in M5S chiede mai scusa, se non ci sarà una seria riflessione e se continueranno con questa arroganza non finiranno bene politicamente". 

E spiega qual è stata in questi giorni la goccia che ha fatto traboccare il vaso: "La gestione dilettantesca delle ultime vicende in Europa, con l'aggravante che tutta la trattativa è stata tenuta nascosta ai parlamentari europei: mi sono chiesto come si potesse decidere di rendere pubblica una notizia così importante come l'accordo con i Liberali senza avere prima chiuso la cosa. Ma la mia scelta di lasciare i Cinque Stelle viene da lontano perché molte cose si sono accumulate nel corso del tempo", "non sono più disposto a continuare ad accettare che le votazioni online vengano vendute come democrazia diretta. Non si decide niente, semplicemente sono ratifiche di decisioni già prese altrove, sono votazioni che fanno un po' ridere". 

E sulla penale da 250 mila euro che M5S chiede a tutti i parlamentari che lasciano commenta: "Quella lettera che ho firmato è carta straccia, ho chiesto pareri ad avvocati e mi hanno confermato che il valore legale del documento è inesistente. Viola la Costituzione e il regolamento del Parlamento europeo".
 

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