La sensazione è che Allegri sia costretto a doversi arrangiare ancora per un po' di tempo

L'ultima botta alle coronarie dei tifosi juventini è arrivata questo pomeriggio, con il comunicato sulle condizioni di Paulo Dybala. A farla breve, la lesione al bicipite femorale della coscia destra rimediata a fine ottobre nella sfida di San Siro contro il Milan, non si è ancora cicatrizzata completamente. A leggere il comunicato della società ci vorranno almeno altre tre settimane per rivedere l'attaccante argentino allenarsi con il gruppo, anche se il rientro verrà stabilito solo in capo a un nuovo esame strumentale.

L'intoppo Dybala non è il primo della stagione per la società campione d'Italia che ha cambiato staff medico e che ormai si affida 'in toto' al J-Medical. Perché è addirittura più clamoroso, ancorché recente, il caso di Marko Pjaca. La giovane promessa croata è stata al centro di una controversia scientifica internazionale: da un lato i sanitari della nazionale di Zagabria che sostenevano l'esistenza di un'infrazione peronea, dall'altro i sanitari bianconeri che parlavano di una semplice botta rimediata nella sfida di Champions League proprio contro la Dinamo. Tesi peraltro supportata da un lungo e dettagliato comunicato dove si escludevano – a fronte di risonanza e Tac – non solo fratture ma pure infrazioni ossee. Morale: Pjaca non gioca dall'inizio di ottobre e per altre tre o quattro settimane non sarà disponibile. Perché, alla resa dei conti, il J-Medical ha dovuto compiere una brusca marcia indietro e ammettere che sì, in effetti c'era un'infrazione al perone. Nell'accavallarsi delle polemiche lungo la direttrice Torino-Zagabria, l'unica certezza è che qualcuno ha preso un granchio grossolano. Va da sé, però, che ci sono stati anche errori all'incontrario. Nel senso che, ad esempio, Leonardo Bonucci, dato per indisponibile dopo il Lione ("risentimento ai flessori della coscia destra", come da comunicato), è sceso in campo contro il Chievo pochi giorni dopo. Con ottimi risultati.

In assoluto, però, la sensazione è che Massimiliano Allegri sia costretto a doversi arrangiare ancora per un po' di tempo. Per la verità, è da inizio stagione che lo sta facendo: Pjanic si è 'scassato' nell'amichevole di agosto a Villar Perosa, sempre per un problema muscolare, Benatia lo ha seguito a ruota, Chiellini ha avuto una serie di malanni muscolari, l'ultimo dei quali lo ha estromesso dalla trasferta di Verona contro il Chievo e dalla Nazionale, Asamoah è più in infermeria che in campo, Barzagli si è svitato una spalla, Rugani non è stato il testimonial della salute, Mandragora non si è proprio mai visto.

Qualsiasi cambiamento tattico è dunque rimandato a data da destinarsi. Oppure al mercato invernale, quando i dirigenti bianconeri metteranno mano al portafoglio e implementeranno l'organico. Ormai non più una scelta ma una necessità.
 

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