Costa e Bernardeschi dovevano essere le ciliegine sulla torta, per ora non sono nulla

A Massimiliano Allegri è bastato un tweet per archiviare lo strano pareggio di Bergamo e andare oltre. "Il campionato è lungo e guardare la classifica ora serve poco. Bisogna però evitare nervosismo e frenesia, che rischiano di costar caro!", ha scritto l'allenatore della Juventus, che da domenica sera non è più prima, superata dal Napoli e dai pensieri dei catastrofisti.

È stato sufficiente non centrare il settimo successo in campionato per precipitare nell'imbuto di critiche esagerate, anche se effettivamente i campioni d'Italia hanno avuto un black out contro l'Atalanta quando erano in vantaggio di due gol dopo nemmeno mezz'ora. Non è la prima volta che succede, d'accordo, ma il difetto di fabbrica è correggibile. Semmai le perplessità bianconere coinvolgono l'operato della società sul fronte del mercato condotto in estate da Beppe Marotta.

Una campagna di rafforzamento che, per adesso, si è dimostrata deficitaria. A parte il giovane talento uruguayano Bentancur, che rientra però nel pacchetto Tevez, vecchio di due anni, i nuovi arrivati non hanno saputo fare la differenza. Eppure Douglas Costa è stato strappato al Bayern Monaco per la considerevole cifra di 46 milioni di euro, mentre Federico Bernardeschi ne è costati 40 di milioni. Erano le ciliegine sulla torta, per ora non sono nulla. Il brasiliano ha confermato di essere talentuoso ma di giocare per se stesso, anarchico e confusionario, colpi da futebol bailado e stupidaggini pericolose. L'ex viola ha disputato a Bergamo la prima gara da titolare, ha segnato un gol di rimbalzo e ha confezionato l'assist per la rete di Higuain: e basta. Ma, almeno, Bernardeschi è giovane e potrà/dovrà migliorare. Nelle previsioni estive, Douglas Costa avrebbe sfilato il posto a Mandzukic e Bernardeschi a Cuadrado: infatti, il croato e il colombiano sono titolari.

Per tacere di Mattia De Sciglio che prima di infortunarsi è stato protagonista in negativo della sconfitta in Supercoppa e al Camp Nou contro il Barcellona. Dodici milioni il prezzo del cartellino pagato al Milan, forte la sponsorizzazione di Allegri: però in campionato gioca Lichtsteiner che giocherebbe anche in Champions League se non fosse stato inopinatamente escluso dalla lista europea. Il terzino destro, per la cronaca, lo fa Stefano Sturaro, di professione centrocampista.
 

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