In corso l'offensiva dell'esercito contro l'Isis. Squadre mobili pronte a intervenire nei casi più critici di trauma mentale e fisico

Più di mezzo milione di bambini sono esposti a gravi rischi con l`inizio dell`operazione militare per riprendere Mosul, in Iraq, dalle mani dello Stato islamico. E' l'allarme lanciato dall'Unicef. "I bambini di Mosul – spiega Peter Hawkins, Rappresentante Unicef in Iraq – hanno già sofferto enormemente negli ultimi due anni. Molti potrebbero essere costretti a fuggire, rimanere intrappolati tra le linee di combattimento, o catturati nel fuoco incrociato". In una nota, l'organizzazione dell'Onu ha fatto sapere di aver preposizionato aiuti, come acqua, docce, latrine e kit igienici, per aiutare subito oltre 150mila persone, con l'intenzione di raggiungere oltre 350mila persone nel corso degli prossime settimane. Squadre mobili sono pronte per intervenire sui casi più critici di trauma mentale e fisico tra i bambini.

Insieme con il ministero della Sanità, l'Unicef ha anche pronte più di 50 squadre per avviare una campagna di vaccinazione contro malattie come la poliomielite e il morbillo.
"Stiamo lavorando giorno e notte per garantire che ovunque si trovino i bambini, l'Unicef sarà lì con loro", ha proseguito Hawkins. L'Unicef ha quindi esortato tutte le parti coinvolte nel conflitto a proteggere i bambini e a rispettare il diritto umanitario internazionale, in modo che i bambini e le loro famiglie possano superare sani e salvi questo intenso periodo di violenza.

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