Firenze, 6 nov. (LaPresse) – “L’ultima volta che sono stata a Firenze era il 2009, anno di elezioni importanti e scandalose in Iran. Milioni di persone in disaccordo con il risultato delle elezioni scesero in piazza e molte furono uccise e arrestate. Firenze mostrò solidarietà con il popolo iraniano esponendo un drappo verde da Palazzo Vecchio che rimase visibile per molto tempo. Questo gesto fece capire al popolo iraniano quanto fossero legate le nostre due comunità. Noi ancora lo ricordiamo e speriamo che l’allora sindaco, oggi premier Matteo Renzi sia attivo per la libertà delle persone del movimento verde arrestate senza alcun capo di imputazione e ancora oggi agli arresti domiciliari”. Così il premio Nobel per la pace e cittadina onoraria di Firenze, Shirin Ebadi, intervenendo oggi in Palazzo Vecchio al Forum Unity in Diversity.

“Ora l’Iran ha un nuovo presidente, il popolo sperava che le condizioni migliorassero ma la situazione dei diritti umani non è migliorata – aggiunge Shirin Ebadi – le persone arrestate non sono liberate ed è aumentato il numero delle persone giustiziate, una persona ogni sette minuti. Due giorni fa, sette giornalisti sono stati arrestati: secondo Reporter senza frontiere l’Iran è il più grande carcere di giornalisti del mondo. Solo la pressione delle sanzioni ha costretto il regime a firmare un accordo sul nucleare, che speriamo venga rispettato in concreto”. “Ma la situazione del popolo non migliora. Il Medio Oriente brucia nel fuoco della guerra e il motivo principale è l’ambizione politica di Arabia Saudita e Iran. Ogni giorno la gente viene uccisa o rimane senza tetto. Uno dei risultati di questa situazione è ben visibile in Europa ed è il grande flusso di profughi costretti ad accettare enormi pericoli per arrivare in un posto più sicuro. Il germe del terrorismo e dell’Isis cresce giorno dopo giorno. Ma perché il mondo non impara dall’esperienza? Non è con le bombe che si combatte l’Isis, non è uccidendo i terroristi ma affrontando l’ideologia sbagliata dell’Isis e la sbagliata interpretazione dell’Islam. Invece delle bombe buttate i libri sulla testa dell’Isis. Mi congratulo con Firenze per questo Forum, perché la pace non si crea con i bombardamenti ma con la cultura e l’arte” ha concluso Shirin Ebadi.

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