I provvedimenti adottati vietano ai tifosi di accedere a tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale e degli stati membri dell'Unione europea per un periodo di cinque anni

Lo scorso 30 maggio il questore di Milano Antonio de Iesu ha emesso 15 provvedimenti Daspo, aggravati dall'obbligo di presentazione alla Pg in occasione delle manifestazioni sportive, nei confronti di quindici tifosi milanisti che, il 9 aprile durante la partita di calcio Milan-Juventus, si erano resi responsabili di intimidazioni e accesso indebito a un settore dello Stadio Meazza per il quale non avevano l'autorizzazione.
 

 Ben provvedimenti 14 sono stati notificati (il quindicesimo invece no, perché il destinatario è all'estero), di cui 13 convalidati l'11 giugno scorso dal gip di Milano (per uno dei destinatari del provvedimento, invece, il magistrato ha ritenuto di convalidare il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, ma senza l'obbligo di presentazione all'autorità di polizia). Gli ultrà, che erano stati indagati in stato di libertà dalla Digos, sono tutti appartenenti alla Curva Sud e in passato avevano già ricevuto provvedimenti analoghi.
 

I provvedimenti adottati vietano ai tifosi di accedere a tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale e degli stati membri dell'Unione europea per un periodo di cinque anni, in occasione delle manifestazioni calcistiche come i campionati di serie A, B, Lega Pro, Lega Nazionale Dilettanti, Champions League, Europa League, Coppa del Mondo per Club, Tim Cup, Supercoppa Italiana, Supercoppa Europea, Trofeo Berlusconi, Trofeo Tim, Trofeo Birra Moretti, Campionato Primavera, Primavera Tim Cup, Supercoppa Primavera Tim, incontri della Nazionale Italiana di calcio di tutte le categorie, partite amichevoli.

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