I connazionali praticano la sostenibilità soprattutto a casa: il 71% fa la raccolta differenziata

Sono 29,7 milioni gli italiani (il 59% degli adulti) interessati alla sostenibilità e a praticarla ogni giorno. Resta stabile al 27% la quota di nostri connazionali che dimostra un alto livello di conoscenza dei temi soprattutto tra gli uomini dai 18 e i 44 anni, laureati, liberi professionisti, quadri, manager e studenti che vivono specialmente nelle grandi città. Il tema, invece, coinvolge e appassiona maggiormente le donne di età compresa tra 18 e 34 anni, diplomate o laureate, studentesse, docenti o impiegate che vivono in città. Sono alcuni dei dati che emergono dal terzo osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile di LifeGate, realizzato in collaborazione con Eumetra Monterosa, presentato oggi nella sala Buzzati del 'Corriere della Sera' a Milano.

ALLERTA SU SMOG. "La cosa che ha colpito di più nell'ultimo anno gli italiani è lo smog nelle grandi città, con il 79%. Questa storia dello smog, anche se per fortuna non siamo in Cina, ci ha colpito tantissimo: più dei cambiamenti climatici (72%), secondi in classifica, e degli attacchi terroristici (63%), al terzo posto. Seguono salute e ambiente con il 54% e l'aumento dei migranti (51%)", ha spiegato il sondaggista Renato Mannheimer. "Abbiamo studiato – ha chiarito – il livello di conoscenza degli italiani con un campione di 1000 persone molto ampio e rigorosamente rappresentativo che ci dà delle certezze con un margine di approssimazione del 3%".

L'EFFETTO EXPO. "Il quadro d'insieme induce a ritenere che se si deve parlare di coda lunga per Expo 2015, questa si stia manifestando in termini di consolidamento della sostenibilità", ha aggiunto l'esperto. Mentre gli italiani mostrano di avere le idee chiare su quali siano la priorità. In cima alla lista, con il 90% dei consensi, figurano gli investimenti nelle fonti di energia rinnovabili. A livello di tendenze, il 93% degli italiani sposa l'idea che investire nelle rinnovabili sia utile sia per non dipendere da fonti fossili sia come stimolo all'economia nazionale.

SCELTE DI ACQUISTO. Gli italiani praticano la sostenibilità soprattutto a casa. Il 62% dichiara di adottare comportamenti e consumi sostenibili nella gestione della casa. In particolare, il 71% fa la raccolta differenziata e il 53% usa elettrodomestici a basso consumo energetico. Il 19% dei nostri connazionali, ancora, è sostenibile anche a tavola, con il 37% che rifiuta gli Ogm, il 27% che privilegia i prodotti 'km zero' e il 20% che consuma alimenti biologici. La sostenibilità arriva a orientare anche l'ambito della gestione dei risparmi: a parità di rendimento, l'86% preferirebbe investire in prodotti finanziari che propongano obiettivi di sviluppo sostenibile. Il 62% è disposto a spendere di più per prodotti destinati alla casa come l'illuminazione a Led (80%) e gli elettrodomestici a basso consumo (76%). Il 31% accetterebbe di pagare un sovrapprezzo in bolletta pur di garantirsi la fornitura di energia rinnovabile.

TURISMO SOSTENIBILE. Sono circa 9,6 milioni gli italiani (19%) che conoscono il significato dell'espressione. E 3,5 milioni acquisterebbero una vacanza 'green' anche pagando di più rispetto a un pacchetto turistico 'standard' e due milioni già oggi organizzano vacanze sostenibili. Si tratta di numeri che lasciano ben sperare nell'anno internazionale del turismo sostenibile. "Se le persone conoscono bene quale può essere il loro impatto nei consumi e fanno delle scelte quotidiane attente – ha spiegato Enea Roveda, ad del gruppo LifeGate – si possono cambiare davvero le cose".
 

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