Impegno concreto della Santa Sede per combattere le 'piaghe della società'

Il Vaticano dichiara guerra a mafie e corruzione dando vita ad una rete internazionale di contrasto al crimine organizzato. "Dal Dibattito internazionale sulla corruzione è emersa la volontà di fare fronte comune contro le diverse forme di corruzione, crimine organizzato e mafia", si legge nel documento finale del 'Dibattito internazionale sulla corruzione' della Consulta sulla giustizia del Dicastero per lo Sviluppo umano integrale della Santa Sede. 

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"La corruzione – viene spiegato nel documento – prima di essere un atto è una condizione: di qui, la necessità della cultura, dell'educazione, dell'istruzione, dell'azione istituzionale, della partecipazione della cittadinanza. La Consulta si propone, così, di formulare diverse definizioni del concetto di 'corruzione', a partire da quanto affermato dal Papa e dal Cardinale Turkson nel libro-intervista 'Corrosione', pubblicato il 15 giugno. La Consulta non si ridurrà a pie esortazioni, perché occorrono gesti concreti. L'impegno educativo esige, infatti, maestri credibili, anche nella Chiesa".

La Consulta elaborerà, inoltre, "una proposta di pensiero politico – con attenzione particolare alla democrazia e alla laicità – che illumini l'azione nei confronti delle istituzioni affinché i trattati internazionali siano realmente applicati e le legislazioni siano uniformate per perseguire al meglio i tentacoli del crimine, che superano i confini degli Stati".

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