"Il prossimo congresso sarà nel 2017 come previsto"

"Il segretario è tutt'altro che solo. Nel Pd e in tutta Italia c'è compattezza intorno alla sua figura". Lo assicura il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini in un'intervista al Corriere della Sera. "Il Pd ha un segretario che si chiama Matteo Renzi e che non è stato minimamente messo in discussione. Il lungo applauso che ha salutato il suo ingresso in direzione testimonia come tutto il partito si sia stretto intorno al suo leader", insiste Guerini, che quanto a Dario Franceschini e le presunte ambizioni da premier replica: "Non inseguo il gossip. La maggioranza del partito sostiene la posizione che ha espresso il segretario. Dopo le consultazioni la direzione si ritroverà e lì discuteremo". Per il vicesegretario dem "i numeri della direzione sono molto chiari. Renzi è segretario in virtù del congresso del 2013, nel 2017 ci sarà un altro congresso e in quella sede ci confronteremo". I rumors sulla volontà di evitare le primarie incarnano "un'ipotesi strampalata. Lo statuto prevede il congresso ogni quattro anni e il Pd i congressi li celebra. Ma per Renzi viene prima l'interesse del Paese, risolvere la crisi sotto la guida saggia del presidente Mattarella". Quanto all'idea di un Renzi bis, "non mi lego a nessuna formula, anche per rispetto del capo dello Stato. Renzi ha fatto quel che aveva sempre detto – sottolinea Guerini – Ha tratto le conseguenze della sconfitta al referendum ed è questo il fatto con cui ci dobbiamo confrontare. Per noi, che siamo una forza responsabile, l'interesse del Paese viene prima di tutto".

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