Il cantante ha incontrato gli studenti, a cui ha raccontato il suo rapporto con Facebook

E' diventato in poco tempo l'idolo dei social network – Facebook soprattutto – vuoi per la semplicità e il candore dei suoi post, vuoi per la sua straordinaria capacità di rispondere puntualmente alle migliaia di fan che commentano la sua pagina. E oggi Gianni Morandi ha voluto guardare in faccia la generazione 'social'. L'artista, infatti, ha preso parte all'incontro 'La Morandi mania', avvenuto all'interno dell'Università Bocconi di Milano. Davanti a circa 500 ragazzi, il cantante ha raccontato il suo rapporto con i social network (su Facebook ha due milioni di fan) e si è esibito in alcuni brani più noti del suo repertorio: 'C'era un ragazzo', 'Uno su mille ce la fa', 'Fatti mandare dalla mamma' e altri.

"Sono entrato nel mondo della comunicazione – ha raccontato Morandi –  che non esisteva né internet né telefonino, più di 50 anni fa: era un'altra epoca. Ho sempre comunicato stando in mezzo alla gente, mi sono sempre ricordato di essere nato a Monghirolo". Eppure, nel 2012 è successo qualcosa che lo ha spinto ad approccarsi al mondo dei social network. "Mi ha convinto una mia fan, una ragazza di Bari – ha spiegato il cantautore agli studenti – ad aprire un profilo Facebbok.  Il 7 novembre del 2012 stavo andando a correre, mia moglie stava rincasando. Le ho chiesto di farmi una foto, l'ho mandata alla ragazza di Bari, che l'ha pubblicata. Tutto è nato così".

A distinguere quella di Gianni Morandi dalle pagine social di molti altri artisti e l'accento sulla sua vita extralavorativa. "Ho pubblicato una foto mentre sbuccio una patata – scherza – e ha avuto 80mila like. Le immagini del tour con Baglioni 12mila. Se scrivo 'presto inciderò in disco', ho una scarsa risposta. Poi metto la foto del mio orto: 6500 like".

Autrice delle foto pubblicate è quasi sempre Anna Dan, sua moglie. "Visto il numero di foto che pubblico – ha detto Morandi – mi hanno chiesto se viaggio col fotografo appresso, pensando che io abbia una troupe dietro. Non è così, per questo scrivo sempre: foto di Anna. A parte qualche autoscatto, i selfie mi rompevano le palle, preferisco farmi fotografare".

 

 

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