Genova, 20 ott. (LaPresse) – Vessavano un detenuto nel carcere di Pontedecimo di Genova, minacciandolo e chiedendogli ingenti somme di denaro. I fatti risalgono al maggio dello scorso anno quando l’anziana zia di un detenuto si è recata al commissariato di Sestri Ponente per denunciare, per conto del nipote, le angherie a cui egli era sottoposto da parte di altri tre detenuti del carcere di Pontedecimo. L’uomo, un 38 enne genovese invalido al 100%, aveva contattato la parente chiedendole di spedire varie somme di denaro agli ex compagni di cella, poiché era loro debitore di 18mila euro e perché, in caso di rifiuto, sarebbe stato malmenato.

Per convincerla le aveva mostrato una bruciatura da fornelletto sulla spalla inflittagli da uno degli aguzzini a scopo intimidatorio e le aveva detto di esser pronto ad ipotecare la propria casa pur di non subire altre ritorsioni.

La donna, molto spaventata, si era confrontata col nipote che, rendendosi conto di non riuscire a gestire una situazione così pericolosa, le aveva consigliato di rivolgersi alle forze dell’ordine.

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