Partita dominata dai friulani, capaci di sciorinare un buon calcio e di realizzare gol a grappoli

L'Udinese travolge 3-0 il Genoa rendendo critica la posizione di Mandorlini. Il futuro del tecnico rossoblu, già a rischio esonero prima della gara, sarà probabilmente lontano da Genova. Partita dominata dai friulani, capaci di sciorinare un buon calcio e di realizzare gol a grappoli, per la gioia dei propri tifosi. Migliore in campo Duvan Zapata, autore di una rete e di una prestazione da incorniciare. Delneri si affida al tridente formato da Lucas Evangelista, Zapata e Thereau. Difesa a tre per il Genoa, con Morosini e Ntcham a supporto dell'unica punta Simeone. Ritmi bassi in avvio. L'Udinese controlla il gioco ma non punge, per i rossoblu Simeone è troppo solo in attacco e non riesce ad incidere. Al 20' i bianconeri sbloccano il risultato. Gran lavoro di Zapata che mantiene il pallone tra un nugolo di avversari, Lucas Evangelista lo tocca a De Paul che prende la mira e con un destro dal limite batte Rubinho. La reazione del Genoa non c'è ed al 31' i friulani trovano il raddoppio. Sugli sviluppi di un corner Zapata ha il tempo di girarsi su se stesso e di scoccare una conclusione da posizione ravvicinata che gonfia la rete avversaria. Sugli sviluppi di un angolo Zapata si avvita su se stesso ed esplode un destro ravvicinato imparabile. La squadra di Mandorlini è tramortita e prima del riposo non dà segni di vita.

Nella ripresa va anche peggio. Dopo una manciata di minuti Rubinho si rende protagonista di una clamorosa papera su calcio d'angolo di De Paul, che regala all'Udinese il terzo gol. Nel Genoa entrano Pandev e Palladino, poi Veloso. I liguri, se non altro, costruiscono le prime occasioni da gol della partita con Ntcham e con lo stesso Palladino, ma senza troppa fortuna. Il risultato non cambia ed è una punizione severa per il Genoa, che si conferma in crisi nera.
 

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