Roma, 25 gen. (LaPresse) – I finanzieri del Comando unità speciali in una vasta operazione di contrasto alla pirateria audiovisiva in corso da stamattina hanno oscurato 124 siti web. I finanzieri del Nucleo speciale frodi tecnologiche stanno eseguendo un provvedimento di sequestro del gip capitolino Gaspare Sturzo nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, procuratore aggiunto Nello Rossi e sostituto Eugenio Albamonte. L’attività è stata avviata grazie a una denuncia di Sky Italia. Le indagini, sviluppate con la collaborazione del Nucleo speciale radiodiffusione editoria, hanno consentito di verificare come i siti in questione trasmettessero numerosi eventi sportivi e interi campionati di più discipline sportive, nonché concerti musicali e opere cinematografiche e televisive senza possedere i relativi diritti, appartenenti a molteplici operatori delle tv a pagamento e non, nazionali ed estere. In particolare, è stato accertato che venivano offerti contenuti pirata sia in modalità streaming live, cioè in diretta, che in modalità streaming on demand, fruibili, quindi, a richiesta. Tutti i siti, posizionati su server all’estero, riportavano veri e propri palinsesti organizzati per facilitare la scelta del programma preferito. La loro fonte di guadagno principale era legata ai banner pubblicitari, inseriti nel corso delle trasmissioni in percorsi che lo spettatore era obbligato a seguire. Oggi in Italia la pubblicità online vale complessivamente 2 miliardi di euro, il 25% dell’intero volume d’affari del settore. S’iscrive in questo contesto l’accordo che la Iab, associazione che riunisce i pubblicitari, ha siglato all’inizio della scorsa estate con Fpm (Federazione contro la pirateria musicale e multimediale) e Fapav (Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali) per contrastare il dilagare delle inserzioni pubblicitarie sulle piattaforme web illegali. Alcuni dei siti oscurati sono stati predisposti per massimizzare i profitti anche in danno del mercato pubblicitario. Nel corso delle indagini è stato infatti riscontrato che una parte dei contatti pubblicitari è fittizia, dato che sono stati inseriti degli automatismi fraudolenti che conteggiano periodici click sui banner, in realtà mai avvenuti da parte dell’utente che fruisce dei programmi televisivi online. Sono in corso pertanto attività di analisi informatica per rilevare le concessionarie di pubblicità che hanno consentito a noti brand, attivi nel settore finanziario, immobiliare, delle scommesse online, della distribuzione al dettaglio e delle telecomunicazioni, di trasmettere messaggi pubblicitari sui siti oggi sequestrati. n alcuni casi è stata individuata la presenza di un malware informatico capace di rubare agli utenti informazioni personali attraverso la tecnica del phishing. Tra i domini sequestrati dal Nucleo speciali frodi tecnologiche uno, ‘sportlemon.tv’, è registrato a nome dello svedese Gottfrid Swartholm, già noto alle cronache giudiziarie internazionali perchè cofondatore del famoso sito illegale ‘The Pirate Bay’ e condannato nel suo Paese nel 2009 a un anno di prigione per violazione del copyright e nel 2013 per frode e hacking aggravato.

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