Il Festival internazionale del fumetto ospitato dalla Fiera di Roma è stato uno degli argomenti più virali

Appartengono all'infanzia e all'adolescenza della Storia (con le prime immagini ritrovate nelle caverne) e delle persone. I fumetti sbarcano nell'era 3.0 e a raccontare le nuvolette ci pensano i social: attenti, attentissimi a eventi e notizie del Romics 2016, il Festival internazionale del fumetto ospitato dalla Fiera di Roma dal 7 al 10 aprile. Data Stampa, attraverso la sua divisione web e social, ha monitorato e analizzato l'interesse degli utenti italiani per la manifestazione nel periodo dal 21 marzo al 10 aprile. E i numeri sono sorprendenti: con più d'una 'chicca' e picchi altissimi di viralità. La redazione ha selezionato migliaia di post e articoli web, archiviando, elaborando e ordinando i dati disomogenei provenienti dalla Rete, riuscendo così in tempo reale a 'scovare' le tendenze e gli argomenti più d'appeal per gli utenti.

 

E' Twitter il canale che maggiormente è stato utilizzato per lanciare le news del Romics, con 12.700 cinguettii. Nella "classifica" delle citazioni per tipologia di fonte, seguono Facebook con 3.500 post; il web  con mille articoli; Instagram con 520 lanci e YouTube con 234 video. Il calcolo della viralità però, porta in testa alla classifica YouTube, complice senza dubbio la presenza di famosi youtuber che hanno partecipato attivamente alla campagna #guardavanti, lanciata di Tim e Ducati contro i rischi dello smartphone alla guida. Picoweb, il sistema di monitoraggio utilizzato da Data Stampa, ha "contato" ben 184.100 azioni di engagement (tra like, commenti e condivisioni) solo per le citazioni Romics presenti su YouTube. Gli articoli web ne hanno invece prodotte 175.000; Facebook 70.300; per Twitter sono 16.300 le azioni di engagement.

 

 Sono gli youtuber, nella maggior parte dei casi, a postare i lanci più virali: Leonardo Decarli per Twitter, Gabriele Gaiba (GaBBoDSQUARED) per Facebook e Awed su Youtube. Per il web l'articolo più virale è stato prodotto dalla pagina di Roma del corriere.it, mentre su Instagram "batte tutti" Giada Romano, la fumettista conosciuta sui social come lostjade88, autrice di Riflessi di Luce. Se il roma.corriere.it è il sito al primo posto per viralità con 3,600 azioni di engagement tra gli utenti italiani, regione.lazio.it si piazza seconda con 1.100 (seguono, senza sorprese: animeclick.it con 901;  mangaforever.net con 723, comicsblog.it con 709 azioni).

 

La Regione Lazio era presente a questa XIX edizione con uno spazio interamente dedicato alle opportunità rivolte ai giovani. Una maniera nuova di comunicare a quella fascia d'età spesso "raggiunta" meno, attraverso i linguaggi e le modalità che le appartengono. Una partnership alla quale fin da subito la Regione ha mostrato di credere fortemente. Non sorprende dunque che tra i primi dieci profili "vip" compaia, secondo Picoweb, quello del Presidente Nicola Zingaretti, che si è immortalato – e che ha ricevuto like, condivisioni, commenti da centinaia di utenti – tra i padiglioni del Romics 2016, in tenuta "teen-ager". Di più, tra le "chicche" più virali scovate dai redattori web di Data Stampa compare il post del Presidente Zingaretti che annuncia il fumetto di Gud che lo ritrae.

 

 Al primo posto tra i social influencer per audience troviamo Raser, uno dei principali produttori di periferiche e hardware per pc e giochi online, con un pubblico di oltre 55 milioni di utenti. Seguono Warner Bros Pictures (con il suo post più virale "Batman v Superman"), DC Films e Romics Official. Anche i giornalisti non sono immuni dall'amore per il fumetto. E anzi, alcuni dei loro lanci, oltre a diventare virali tra il popolo della Rete, individuano e raccontano le tendenze "sociali" di questo Romics 2016.

 

Salta all'occhio dai dati elaborati da Data Stampa come sia diventato centrale nel periodo analizzato – e soprattutto nei giorni dell'evento – il tema del rapporto fumetti/famiglia. Generazioni cresciute tra AAARGH, ZZZ e BLEEEEE! (il glossario è lungo e variegato) che crescono altre generazioni, che conservano la passione di quand'erano bambini insegnandola oggi ai loro bambini. Generazioni a confronto che si scoprono simili dietro gli abiti dei Cosplay che hanno invaso la Fiera della Capitale per quattro giorni popolando di selfie tutte le pagine social degli ultimi giorni. Tra i nomi dei giornalisti in alto nella "classifica" spiccano Cosimo Martemucci (col bellissimo tweet – con foto – "Al #Romics ci sono anche papà che insegnano a non aver paura dei Draghi"), Sabrina Fantauzzi ("#romics genitori zavorra. 8enni-11enni si muovono tra stand #padiglioni soli perfettamente a loro agio tra #youtubers e #giochi"), Francesca Oliva ("Di  padre in figlio a #Romics2016"). Menzione particolare, a sommare le azioni di engagement degli utenti, va a Lidia Ravera, assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili della Regione Lazio, che ha più volte retwittato i post di Zingaretti.

Web e social naturalmente non hanno fatto passare inosservata la vicenda dell'assalto allo stand Shockdom da parte di alcuni attivisti di Casa Pound, per il fumetto "Qvando c'era Lvi", opera satirica scritta da Daniele Fabbri e disegnata da Stefano Antonucci che immagina il Duce alle prese con i nostri tempi, addirittura uno youtuber a caccia di like sui social. Spazio, tanto spazio, negli articoli e nei post per l'ospite d'onore del Romics 2016, il disegnatore giapponese Go Nagai, che negli anni '70 creò Jeeg Robot, Mazinga e Goldrake rivoluzionando il mondo animato. Street Art, Valentino Rossi The Game e il geniale cortometraggio Mila, che affronta il terribile dramma dei bambini colpiti da eventi bellici e realizzato con il contributo di 250 artisti di 25 Paesi, sono state le "altre storie" di tendenza a cui la Rete ha dato voce.
 

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