Il Cremlino ha annunciato che denuncerà la decisione di Kiev alle Nazioni Unite e al Consiglio d'Europa

Il divieto di accesso di Yulia Samoylova a Kiev per partecipare all'Eurovision Song Contest "è l'ennesimo atto scandaloso, cinico e disumano delle autorità ucraine". Così il vice ministro degli Esteri russo Grigori Karasin reagisce alla notizia ufficializzata oggi dall'Ucraina, che ritiene che la cantante debba essere bandita per tre anni poiché ha violato le leggi del Paese entrando in Crimea due anni fa per partecipare ad un concerto. La Camera Pubblica della Russia, organo consultivo del Cremlino, ha annunciato che denuncerà la decisione di Kiev alle Nazioni Unite e al Consiglio d'Europa. "Le autorità ucraine – ha detto Elena Sutormina, membro della Camera – respingono ogni tipo di dialogo costruttivo e violano tutte le leggi internazionali. Andremo dal commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa e alle Nazioni Unite, perché è inaudito".

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