Rom, 25 giu. (LaPresse) – “Abbiamo bisogno di un piccolo Jobs Act anche nel mondo dell’editoria. Il nostro è un esempio che spero possa essere utile al tema complessivo e più ampio del mondo del lavoro”. Lo afferma Luca Lotti, sottosegretario con delega all’Editoria in una intervista a Repubblica, in merito al Fondo straordinario per l’editoria che dovrebbe essere firmato oggi. “Aiutiamo le aziende con i pre-prensionamenti in un momento di crisi profonda del settore – spiega Lotti – ma le sfidiamo a fare di più sul fronte dell’occupazione”. In base ai dati dell’Inpgi, alla fine del 2014 “stimiamo 300 assunzioni, circa 1000 entro il triennio di validità del decreto”, dice il sottosegretario, precisando che se un’azienda editoriale pre-pensiona con fondi pubblici un giornalista, “questo non può essere poi riassunto con un contratto di collaborazione”.

Il Fondo, sottolinea Lotti, prevede anche nuovi sgravi fiscali, “il 100 per cento, per tre anni, in caso di contratto a tempo indeterminato. Al 50 per cento nei contratti a tempo determinato. E sgravi del 100 per cento retroattivi per il passaggio dal contratto precario a quello fisso. Sono 11 milioni di euro solo per il 2014”. “Ci sono poi – aggiunge – 7,5 milioni per investimenti in nuove tecnologie e incentivi per le start up. Una misura quest’ultima allargata anche all’editoria libraria”.

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