Roma, 21 dic. (LaPresse) – I consigli anti-truffa della Polizia postale e la campagna di sensibilizzazione della polizia di Stato contro il cyberbullismo hanno raccolto molti consensi, e azioni di engagement, da parte degli internauti italiani tra 15 e 21 dicembre 2015. Lo rivela Data Web (Gruppo Data Stampa) che monitora quotidianamente il mondo web e social, indagando attraverso il sistema PicoWeb le notizie più virali della rete. Nell’ultima settimana si è soffermato sulla sicurezza informatica.

Le truffe annesse allo shopping online hanno raggiunto vette talmente allarmanti da indurre Polizia postale e polizia di Stato a giocare d’anticipo, pre-allertando gli acquirenti attraverso i media online. La mossa, ossia la mini-guida stilata dalla Polizia postale, ha riscosso un discreto interesse tra gli internauti italiani (circa 2.500 azioni di engagement) e ha trovato un amplificatore di buzz presso i canali social della Polizia di Stato.

Proprio la polizia di Stato è protagonista, insieme a Baci Perugina, di un’altra iniziativa di successo, dal titolo Like – Storie di vita, presso il pubblico online (più di 3.000 azioni di engagement), volta a combattere il cyberbullismo. Il fenomeno rischia di raggiungere un punto di non ritorno: sensibilizzare gli adolescenti attraverso campagne mirate potrebbe aiutare a prevenire danni sempre più gravi. L’ultimo report Istat ‘Il bullismo in Italia: comportamenti offensivi e violenti tra i giovanissimi’, conferma l’alert. Nel 2014 sono state 352 le denunce per reati come stalking, diffamazione online, ingiuria, minacce, furti d’identità digitale o di diffusione di materiale pedopornografico e 60 i minori individuati.

“Questa iniziativa formativa – afferma Roberto Sgalla, direttore centrale delle Specialità della polizia – riguarda il ‘mondo di Internet’ che offre indubbie opportunità di crescita, ma pone gli adolescenti di fronte a rischi spesso sottovalutati. Compito degli adulti, e in particolare delle Istituzioni che giocano un ruolo fondamentale nella società civile, è non lasciare soli i ragazzi ma aiutarli a muoversi nel mondo virtuale proteggendosi e al tempo stesso coltivando le proprie emozioni”.

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