Era stato arrestato lo scorso anno con l'accusa di terrorismo

Otto anni di carcere. Questa la condanna dei giudici della terza corte d'assise di Roma per il quarantaduenne Karlito Brigande, arrestato lo scorso anno con l'accusa di terrorismo internazionale perché ritenuto appartenente all'Isis. Il pm Marcello Monteleone aveva chiesto nove anni di carcere. L'imputato ha assistito alla lettura della sentenza in collegamento dal carcere di Sassari dove è detenuto.

Brigande, ex militante dell'esercito nazionalista Uck, è stato arrestato a Roma il 12 marzo del 2016, con l'accusa di essersi arruolato con lo Stato Islamico, e aver tentato di scappare in Iraq per compiere un attentato con un'autobomba. È nato in Macedonia, e ha cambiato il suo vero nome (Vulnet Maqelara) in Karlito Brigande, in onore del personaggio del film Carlito's Way. In passato è stato più volte detenuto per reati di rapina. Quando è stato arrestato per terrorismo internazionale era detenuto da qualche mese a Roma.

I responsabili delle indagini, i carabinieri del Comando provinciale di Roma e del Ros, lo descrissero come uno dei criminali macedoni più pericolosi degli ultimi vent'anni.

Quella di Brigande è la seconda condanna in Italia di un foreign fighter, dopo la sentenza di Milano nel processo contro Maria Giulia Sergio alias Fatima, partita per la Siria per unirsi al gruppo terroristico e condannata, in contumacia, nel dicembre scorso a nove anni di carcere.

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