Nuove tutele per i più piccoli: anche le pubblicità in sala dovranno adattarsi

Dal Cdm arriva un decreto che delinea un nuovo sistema di tutela dei minori nella visione di opere cinematografiche e audiovisive, ispirandosi ai princìpi di libertà e di responsabilità, tanto degli operatori del settore cinematografico e audiovisivo, quanto delle famiglie, e sostituisce le procedure attualmente vigenti relative al "nulla osta" alla proiezione in pubblico dei film rilasciato dalla Direzione generale per il Cinema del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Le opere cinematografiche, compresi gli spot pubblicitari destinati alle sale cinematografiche, dovranno essere classificate dagli operatori nel settore cinematografico. Le categorie sono 4: opere per tutti; opere non adatte ai minori di anni 6; opere vietate ai minori di anni 14; opere vietate ai minori di anni 18.

Il decreto stabilisce che, per i film vietati ai minori di anni 14 o 18, puo' essere consentito l'accesso in sala di un minore che abbia compiuto rispettivamente almeno 12 o 16 anni, nel caso in cui esso sia accompagnato da un genitore (o da chi eserciti la responsabilita' genitoriale). Viene istituito anche un nuovo sistema di icone e di avviso per i contenuti sensibili (violenza, armi, sesso). 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata