Il portiere rivela a LaPresse alcuni particolari sul presunto scambio di identità fra l'attentatore Khalid El Bakraoui e il calciatore

"Il caso di Ibrahim Maaroufi? Subito dopo i fatti di Bruxelles le forze dell'ordine sono venute nella nostra sede e hanno parlato con il presidente". Così Vincenzo Marruocco, portiere della Paganese, rivela a LaPresse un particolare importante sulla vicenda del presunto scambio di identità fra Khalid El Bakraoui, uno degli attentatori di Bruxelles, e il calciatore Ibrahim Maaroufi. Secondo SkyTg24, uno dei kamikaze protagonisti della strage nella metropolitana della capitale belga sarebbe transitato in Italia nel 2015 utilizzando appunto l'identità del calciatore che ha militato nel nostro Paese nelle giovanili dell'Inter e poi per un breve periodo nel Vicenza e nella Paganese. "Non avrei mai pensato lontanamente a una cosa del genere, mi viene da ridere", ha detto Marruocco. "Maaroufi lo ricordo come un ragazzo normale, come qualsiasi altro compagno di squadra. Non ha mai creato problemi. Veniva al campo e si allenava, poi dopo 2-3 mesi è andato via per motivi fisici", ha spiegato.

Maaroufi era un calciatore promettente, tanto da esordire in Serie A a soli 17 anni con la maglia dell'Inter in una partita contro il Livorno nel 2006. Poi dopo un lungo girovagare fra Europa e nord Africa, nel 2012 approda alla Paganese. "Viveva a Pagani insieme ad altri compagni di squadra. Usciva con noi, faceva la vita normale di un calciatore e non abbiamo mai parlato di cose extracalcistche", ha ricordato Marruocco. Di lui poi si sono perse le tracce fino alla settimana scorsa, quando nella sede della Paganese sono arrivate le forze dell'ordine. "Hanno fatto un po' di domande su di lui, ma niente di particolare. A noi sembra comunque una cosa impossibile", ha concluso Marruocco.

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