Era alla guida di un veicolo con alcune bombole all'interno

 L'uomo fermato oggi pomeriggio intorno alle 18 a Bruxelles perché era alla guida di un'auto sospetta con a bordo bombole di gas era un amico intimo di Najim Laachraoui, il quale è uno dei due kamikaze che si fecero esplodere all'aeroporto di Zaventem negli attentati di Bruxelles del 22 marzo 2016, nonché l'artificiere degli attacchi di Parigi del 13 novembre del 2015. È quanto riporta il quotidiano 'La derniere heure'. L'uomo era stato condannato a cinque anni di carcere l'anno scorso e, sempre secondo 'La derniere heure', la procura di Bruxelles non si pronuncia su un'eventuale intenzione criminale del 27enne e tratta la questione con grande prudenza.

L'uomo fermato si era recato in Siria ed era stato arrestato nella capitale belga nel 2014. È sospettato di essere membro di una filiera terrorista e nel 2016 era stato condannato a cinque anni di carcere nell'ambito di un processo sulla cosiddetta filiera Zerkani, che prende il nome da un reclutatore di combattenti per la Siria.

Gli attacchi di Bruxelles di marzo 2016 colpirono sia l'aeroporto internazionale di Zaventem sia la fermata della metro di Maelbeek. A Zaventem si fecero esplodere Najim Laachraoui e Ibrahim El Bakraoui; in aeroporto c'era anche un terzo uomo, detto 'uomo con il cappello' perché compariva nelle immagini delle telecamere di sicurezza con un cappello, che è risultato successivamente essere Mohamed Abrini e fu arrestato l'8 aprile. Abrini era super ricercato già dopo gli attacchi del 13 novembre a Parigi in quanto ritenuto complice di Salah Abdeslam. Alla fermata della metro Maelbeek, invece, si fece esplodere il terzo kamikaze di Bruxelles, Khalid El Bakraoui, fratello di Najim Laachraoui.

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