La prima ministra: "Inaccettabile che Scozia esca dall'Ue contro la propria volontà"

Londra (Regno Unito), 25 giu. (LaPresse/EFE) – La Scozia chiederà di avviare "i colloqui immediatamente" con le istituzioni Ue per "proteggere il posto della Scozia in Europa" dopo il voto a favore della Brexit nel Regno Unito. Così la prima ministra scozzese, Nicola Sturgeon, dopo un incontro con il suo gabinetto, sottolineando che "è sul tavolo" la legge per un eventuale secondo referendum per l'indipendenza della Scozia.

Dopo il vertice, tenutosi a Edimburgo, la prima ministra ha spiegato che avrebbe chiesto di incontrare i leader dell'Ue e di "altri Stati membri" per valutare "tutte le opzioni possibili" per la Scozia. Nei prossimi giorni Sturgeon istituirà un panel di consulenti esperti in finanza, diritto e diplomazia per analizzare le alternative. Nel referendum di giovedì gli scozzesi hanno votato in massa per rimanere nell'Ue. La prima ministra ha spiegato di voler lavorare duramente perché la Scozia resti "un luogo attraente per le imprese", sottolineando che dopo la Brexit un nuovo referendum per l'indipendenza da Londra sia "altamente probabile", anche in quanto "allo stato attuale, la Scozia si trova di fronte alla prospettiva di essere separata dall'Ue contro la propria volontà. Credo sia democraticamente inaccettabile". In Scozia il 62% dei votanti si è espresso per il 'Remain'.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata