L'ex terrorista replica: "La mia arma di difesa non è la fuga. Sono dalla parte della ragione". Il sindaco di San Paolo: "L'estradizione deve essere immediata"

Cesare Battisti ha "violato la fiducia" del Brasile con il suo tentativo "sospetto" di attraversare il confine con la Bolivia. Parole dure da parte del ministro della Giustizia brasiliano, Torquato Jardim, intervistato da Bbc Brasil. L'esponente dell'esecutivo ha confermato l'intenzione del governo di Brasilia di rivedere la decisione del 2010 dell'ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva di rifiutare l'estradizione dell'ex membro dei Proletari armati per il comunismo. Jardim ha parlato anche di un "miglioramento delle relazioni diplomatiche con l'Italia" e ha sostenuto che la decisione sull'estradizione un "atto sovrano", che può essere preso in qualsiasi momento. Il ministro raccomanda comunque che il presidente Michel Temer attenda la decisione del giudice della Corte suprema di giustizia, Luiz Fux, sull'habeas corpus precauzionale presentato dalla difesa di Battisti. È la prima volta che il ministro parla apertamente dei negoziati per l'estradizione dell'ex Pac, condannato in contumacia in Italia a quattro ergastoli per altrettanti omicidi.

La replica di Battisti non si è fatta attendere. "La mia arma di difesa non è la fuga. Sono dalla parte della ragione, ho tutto dalla mia parte. Sono in prescrizione dal 2013 e non si può tornare dopo cinque anni", ha dichiarato in un'intervista alla Folha de Sao Paolo. "Come può un Paese accogliermi, permettermi di crearmi una famiglia, affetti, professione, e poi dire 'Basta, ora te ne vai'?. Che mostruosità è?", ha proseguito Battisti, facendo riferimento alla possibile estradizione dal Brasile all'Italia.

La principale minaccia, ha continuato, viene "dall'Italia. Un Paese tanto arrogante, è chiaro che ritenga sia un compito facile" portarmi fuori dal Brasile.

Sul caso si è espresso anche il sindaco di San Paolo, João Doria, che oggi ha incontrato a Milano il primo cittadino Giuseppe Sala."Cesare Battisti deve rispondere in Italia dei suoi reati. Il Brasile non può dare protezione a un criminale. L'estradizione deve essere immediata". 

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