Parigi (Francia), 2 dic. (LaPresse) – “Un grande equivoco“. Così Karim Benzema ha commentato il caso del presunto ricatto a luci rosse ai danni di Mathieu Valbuena che lo vede coinvolto. Nelle dichiarazioni rilasciate nell’audizione davanti ai giudici di Versailles dello scorso 5 novembre e rese note da ‘Le Monde’, l’attaccante del Real Madrid sostiene di aver voluto, in realtà, aiutare Valbuena. Benzema è accusato di avere avuto, attraverso il suo amico d’infanzia Karim Zenati, un ruolo attivo del tentativo di ricatto ai danni del giocatore del Marsiglia, al quale è stato chiesto del denaro per non rendere pubblico un suo sextape.

“Penso che sia un grande equivoco, tutto. Inizialmente, volevo informarlo di questa vicenda e aiutarlo”, ha spiegato l’attaccante dei Blancos. Valbuena “è un mio compagno di nazionale, è un amico. Volevo renderlo consapevole di questa storia e parlare con lui, per vedere cosa ne pensava”. Benzema ha ammesso che Zenati “è come un fratello, un amico d’infanzia” e di sapere “che era in libertà vigilata”. Il giocatore ha però smentito di aver visto il video di Valbuena: “Ero a Madrid, a pranzo con Zenati. Una persona mi ha parlato di un video su Valbuena. Non sapevo chi fosse e non ricordo il suo nome”. Quindi ha assicurato di non aver avuto “alcun ulteriore contatto con questa persona, è l’unica volta che l’ho vista”. Benzema ha raccontato di aver parlato a Valbuena del video in ritiro con la Francia, prima del match contro l’Armenia: “Gli ho detto che tutto dipendeva da lui e che era lui che doveva decidere”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata