Calendario serratissimo per la trattativa Alitalia. Dal 6 aprile, cioè dal giorno dopo lo sciopero di 24 ore del settore aereo proclamato dai sindacati, ci saranno al Mise incontri no stop con l'obiettivo di chiudere la trattativa tra sindacati e azienda il giorno 13 aprile, altrimenti ci sono problemi di sostenibilità finanziaria impossibili da superare per l'azienda. E' il calendario tracciato dal ministro Carlo Calenda al tavolo in corso al ministero dello Sviluppo Economico. La deadline è stata indicata dagli azionisti. "La trattativa a oltranza è stata accettata dai sindacati. Il 14 aprile è la data entro cui va fatto partire il piano di ristrutturazione finanziaria", ha spiegato Calenda ai cronisti. Domani intanto ci sono due confronti: il primo alle 10.30 al Mise cui dovrebbero partecipare i sottosegretari in rappresentanza del governo, e il secondo nel pomeriggio al ministero del Lavoro.

"Se non c'è accordo entro il 14 si spostano in avanti i termini" per l'attuazione del piano di ristrutturazione finanziaria ed "è un rischio perché la situazione diventa sempre più difficile", ha aggiunto il ministro.

"Sono state due settimane di approfondimenti molto utili. L'azienda – ha detto Calenda – ha dato tutti i numeri richiesti dai sindacati. C'è un clima costruttivo ma bisogno lavorare intensamente perché le parti hanno ancora posizioni molto diverse e il tempo preme. Penso e spero si trovi l'accordo, il lavoro del governo e cercare di supportare l'accordo, è un accordo tra due parti private e il compito del governo e quello di fare da facilitatore. Se si continua con lo spirito di questa settimana la possibilità di trovare l'accordo c'è".  Per quanto riguarda la possibilità di una garanzia pubblica, "in questo momento è tutto sull'accordo perché senza l'accordo non si va avanti".

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